Coaching
Performance, apprendimento ed evoluzione
Perché il coaching è utile alla tua azienda
Investire nello sviluppo personale e professionale dei tuoi leader e collaboratori significa accrescere il potenziare della tua azienda. Ti presento sette buoni motivi per attivare I percorsi di executive coaching, in collaborazione con professionisti certificati dalla International Coaching Federation.
Perché il coaching è utile a te
Il coaching è una risorsa per il lavoro e per la vita privata. Ti aiuta a definire obiettivi, personali e professionali, e a costruire un percorso per raggiungerli. Attraverso il coaching, potrai identificare e superare i limiti che ti trattengono dall’esprimere il tuo vero potenziale. Ti offre gli strumenti necessari per passare da una situazione attuale insoddisfacente a una condizione futura più soddisfacente e desiderata.
Durante le sessioni, coach e coachee collaborano per creare nuove consapevolezze, permettendo di ottenere risultati che oggi potrebbero sembrare irraggiungibili. Il coaching è utile per:
Scegli la formula su misura per te
Il servizi coaching e di executive coaching possono essere acquistati in tre modi.
Percorso S
Acquista un pacchetto di 4 sessioni-
Per 3 sessioni
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1 sessione gratis
Percorso M
Acquista un pacchetto di 6 sessioni-
Per 4 sessioni
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2 sessioni gratis
Percorso L
Acquista un pacchetto di 8 sessioni-
Per 8 sessioni
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3 sessioni gratis
Prenota la tua sessione di coaching
Come funziona il coaching
Il coaching è un contesto relazionale sicuro e protetto, basato sulla fiducia, sulla riservatezza e sugli standard professionali garantititi dalla certificazione ICF®. Si fonda su tre pilastri: il desiderio del coachee di raggiungere un obiettivo, la partnership tra coach e coachee e le competenze che entrambi mettono in campo.
Coach e coachee si impegnano in una conversazione il cui obiettivo è identificare un futuro che il coachee desidera e costruire un percorso per raggiungerlo. Entrambi lavorano sulle risorse utili che il coachee possiede e su quelle che può apprendere, per generare nuove azioni e ottenere nuovi risultati.
Il coachee, da solo o con la propria azienda, definisce l’obiettivo del percorso che si compone di 4, 6 o 8 sessioni. In ogni sessione, coach e coachee lavorano su un tema scelto dal coachee. Il tema viene declinato in un obiettivo di sessione e ad un KPI, che aiuta entrambi a valutare l’efficacia del lavoro.
Cosa vuoi
In apertura di sessione, coach e coachee co-creano la relazione di coaching. Il coach esercita la presenza, l’empatia e l’ascolto attivo, centrando se stesso nel qui e ora della conversazione. Il coachee si impegna nell’esplorazione del tema e dell’obiettivo. La domanda centrale è: cosa vuoi?
Cosa ti manca
La sessione prosegue con la ricerca delle emozioni, degli stati d’animo o delle opinioni limitanti, che impediscono al coachee di raggiungere l’obiettivo che desidera. Il coach esercita la capacità di fare domande e dare feedback. Il coachee si impegna nell’osservazione di sé, dei propri stati d’animo, delle emozioni e delle opinioni che lo limitano. La domanda centrale è: cosa ti manca?
Cosa puoi fare tu
La combinazione di presenza, empatia, domande potenti e feedback, portati dal coach, e di impegno nell’osservazione di sé, portato dal coachee, generano apprendimento. L’apprendimento apre a nuove possibilità, utili al coachee rispetto all’obiettivo. In questa fase, il coach supporta il coachee nell’elaborazione di un piano d’azione da mettere in campo. La domanda centrale è: cosa puoi fare tu?
Il modello ontologico trasformazionale
Il modello ontologico trasformazionale si basa sull’idea che il nostro modo di essere determina il modo in cui osserviamo la realtà e le azioni che riconosciamo come possibili o impossibili. Il “modo di essere” è una combinazione dinamica di corpo, emozioni e linguaggio, tre domini interconnessi che si influenzano reciprocamente: un cambiamento in uno di essi genera trasformazioni negli altri, ampliando le possibilità di azione. Trasformando l’osservatore che siamo, modifichiamo le nostre interpretazioni della realtà e, di conseguenza, le scelte che facciamo e i risultati che otteniamo. La conversazione di coaching facilita questa trasformazione attraverso un dialogo che aiuta il coachee a esplorare nuovi punti di vista e nuove possibilità di azione.
I requisiti per la certificazione dell'International Coaching Federation
Secondo gli standard dell’International Coaching Federation (ICF), il coach porta un set di competenze professionali chiave:
1. Dimostra la pratica etica
Comprende e applica coerentemente l’etica e gli standard di coaching.
2. Esprime il Coaching mindset
Sviluppa e mantiene una mentalità aperta, curiosa, flessibile e centrata sul cliente.
3. Stabilisce e mantiene gli accordi
collabora con il cliente e le parti interessate per creare accordi chiari sulla relazione, sul processo, sui piani e sugli obiettivi di coaching. Stabilisce accordi per l’intero percorso di coaching così come quelli per ogni sessione di coaching.
4. Coltiva fiducia e sicurezza
Collabora con il cliente per creare un ambiente sicuro e di supporto che consenta la libera condivisione. Mantiene un rapporto di reciproco rispetto e fiducia.
5. Mantiene la presenza
È pienamente consapevole e presente con il cliente, impiegando uno stile aperto, flessibile, centrato e sicuro di sé.
6. Ascolta attivamente
Si concentra su ciò che il cliente dice e non dice per comprendere pienamente ciò che viene comunicato nel contesto dei sistemi del cliente e per supportarne l’auto-espressione.
7. Evoca consapevolezza
Facilita le intuizioni e l’apprendimento del cliente utilizzando stru- menti e tecniche quali le domande potenti, silenzio, metafore o analogie.
8. Facilita la crescita del cliente
Collabora con il cliente per trasformare l’apprendimento e le intu- izioni in azioni. Promuove l’autonomia del cliente nel processo di coaching.
Le mie credenziali, le esperienze rilevanti e le certificazioni
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